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Dopo i risultati deludenti, la Sezione riprende faticosamente il cammino. Per incrementare sempre più il numero di associati, nell’88 si sfiora il numero di 100, i corsi arbitri vengono svolti oltre che a Casarano anche a Maglie, come si è detto sede del Comitato Locale della FIGC. Per quanto riguarda la dirigenza, Giacomo Rizzo diventa vice-presidente, mentre aumenta il numero dei consiglieri, dove fa la sua comparsa Ippazio Ferraro, proveniente dalla sezione di Bari. Sul piano tecnico, a livello nazionale si può contare sul passaggio alla CAN D di Marcello De Luca, un giovane cresciuto nelle file sezionali. Ben tre le presenze nel Ruolo Speciale, numero mai raggiunto, con Ferraro alla CAN C e Antonaci e De Pascali alla CAN D. Intanto si rende più funzionale la segreteria con uno schedario e il tabellone con l’Organico, si crea maggiore interesse fra gli associati istituendo dei premi per i più meritevoli, si promuovono le lotterie, si confezionano i gagliardetti, esce il giornalino sezionale “Il Fischio”. Profondo rinnovamento anche per quanto riguarda la parte tecnica. Potendo contare su un numero sempre maggiore di associati, la selezione diventa più rigida. Per molti si propone il Non Rinnovo Tecnico, mentre ai corsi si accettano giovani sotto i vent’anni. Le riunioni tecniche sono sempre più qualificate e le presenze sempre più numerose. Nello stesso periodo anche l’A.I.A. provvede a rinnovarsi istituendo dei corsi di aggiornamento per Commissari Speciali che costano alla sezione la perdita di tre associati, Bavone, Gabellone e Romano che, come abbiamo avuto modo di vedere, non poco hanno contribuito alla nascita della Sezione.